LA SENTENZA DELLA CORTE EUROPEA DEI DIRITTI DELL’ UOMO (CEDU) SULLE VACCINAZIONI OBBLIGATORIE

“In fatto – La causa, che ha origine in sei domande, riguarda l’obbligo legale di vaccinare i bambini contro malattie ben note alla scienza medica e le conseguenze per i ricorrenti del mancato rispetto di esso. La prima domanda è stata presentata da un genitore per proprio conto, lamentandosi del fatto di essere stato multato per non aver vaccinato i suoi figli in età scolare. Le altre domande sono state presentate dai genitori per conto dei loro figli minorenni dopo che era stato loro negato il permesso di iscriverli alle scuole dell’infanzia o agli asili nido.

Articolo 8: Secondo la giurisprudenza consolidata della Corte, la vaccinazione obbligatoria, in quanto intervento medico involontario, costituiva un’interferenza con il diritto al rispetto della vita privata.

L’interferenza era stata lecita e perseguiva lo scopo legittimo di proteggere la salute ei diritti degli altri. Nel valutare se l’interferenza con i diritti dei ricorrenti fosse stata NECESSARIA IN UNA SOCIETA’ DEMOCRATICA, la Corte ha soppesato i seguenti fattori:

– esisteva un consenso generale tra le Parti contraenti, fortemente sostenuto da organismi internazionali specializzati, sul fatto che la vaccinazione fosse uno degli interventi sanitari più efficaci ed efficaci in termini di costi e che ciascuno Stato dovesse mirare a raggiungere il livello di vaccinazione più elevato possibile.

– la natura sensibile del dovere di vaccinazione infantile non era limitata alla prospettiva di coloro che non erano d’accordo con questo dovere, ma comprendeva anche il valore della solidarietà sociale, il cui scopo era proteggere la salute di tutti i membri della società, in particolare quelli che erano vulnerabili.

Ne conseguiva l’obbligo per gli Stati di porre l’interesse superiore del bambino, e anche quello dei bambini come gruppo, al centro di tutte le decisioni che incidono sulla loro salute e sul loro sviluppo. Quando si trattava di vaccinazioni, l’obiettivo dovrebbe essere quello di proteggere ogni bambino da malattie gravi.

Così, quando una politica di vaccinazione volontaria non è stata considerata sufficiente per raggiungere e mantenere l’immunità di gregge, si potrebbe ragionevolmente introdurre una politica di vaccinazione obbligatoria.

– sebbene obbligatorio, il dovere di vaccinazione non era assoluto e consentiva esenzioni o per controindicazione permanente o per motivi di coscienza. In conformità con la giurisprudenza della Corte costituzionale, le circostanze di ogni singolo caso dovevano essere rigorosamente valutate.

– il rispetto del dovere di vaccinazione non poteva essere imposto direttamente ma, come per gli accordi presi negli Stati intervenienti, il dovere veniva eseguito indirettamente mediante l’applicazione di sanzioni.
Per quanto riguarda i minori richiedenti, la loro non ammissione alla scuola materna mirava a salvaguardare la salute dei bambini piccoli ed era quindi essenzialmente di natura protettiva piuttosto che punitiva.

– per quanto riguarda la sicurezza, riconoscendo rischi molto rari ma indubbiamente molto gravi per la salute di una persona, la Corte ha ribadito l’importanza delle necessarie precauzioni prima della vaccinazione

– per quanto riguarda i restanti candidati, la loro esclusione dalla scuola materna ha significato la perdita di un’importante opportunità per sviluppare la loro personalità e iniziare ad acquisire capacità sociali e di apprendimento in un ambiente formativo e pedagogico. Tuttavia, questa era stata la diretta conseguenza della scelta dei genitori di non rispettare il dovere di vaccinazione, il cui scopo era proteggere la salute. Non può quindi essere considerato sproporzionato che uno Stato richieda a coloro per i quali la vaccinazione rappresenta un remoto rischio per la salute di accettare questa misura di protezione universalmente praticata, come una questione di dovere legale e in nome della solidarietà sociale, per il bene del piccolo numero di bambini vulnerabili che non hanno potuto beneficiare della vaccinazione.

In conclusione: [le vaccinazioni obbligatorie] potrebbero quindi essere considerati “necessari in una società democratica”.”

CEDU 8 APRILE 2021

Qui trovate la sentenza completa:
https://telegra.ph/Sentenza-Corte-Europea-Dirittto…

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